Citizen JY8020-52E Super Pilot

23 Febbraio 2014
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citizen-promaster-sky-jy8020-52e-eco-drive-titanium-125809Sembra ieri (in realtà sono passati ben 11 anni: era il 2002) che Citizen esordì sul mercato con il suo primo orologio radio-controllato alimentato ad energia solare, ovvero il sempreverde Pilot AS2020. E dal 2002 ad oggi, Citizen di strada ne ha fatta…e tanta anche.

Dopo il Pilot “solo tempo” dalla linea intramontabile e riconoscibile dagli amanti del marchio (e non solo) come un Submariner per Rolex, la famiglia di radio-controllati della casa nipponica si è ampliata esponenzialmente con i vari Chrono,  Chrono Pilot, Aqualand, Super Skyhawk, l’Evolution 5 Evoltion World Time, ecc…

Una delle novità “citizeniane” più rilevanti di Basel 2011 è stata la presentazione della ref. JY8020-52E, nota anche come “Super Pilot”, per sottolineare (come se ce ne fosse bisogno…) il forte richiamo alla famosa linea di aviatori che tanto successo ha riscosso a livello planetario (per il mercato estero esistono anche altre varianti dell’aviatore nipponico, tipo il nighthawk, che vestono livree differenti, come il PVC e l’acciaio, e funzioni leggermente diverse, come il secondo fuso orario).

Il Super Pilot è un top di gamma come il Super Sky, tanto da condividerne praticamente tutte le funzioni (il che significa stesso calibro): cronografo al quarzo eco-drive e radio-controllato penta banda, forgiato in nobile titanio e protetto da un inscalfibile cristallo zaffiro.

Il radio-controllo è quanto di più possa attualmente offrire la gamma Citizen: parliamo infatti di un Citizen_Radiocon_515ee77e5e2be multi-band a 5 canali, capace di sincronizzare l’ora in ben 5 zone del mondo: USA Europa, Cina e Giappone.

Tra le altre caratteristiche tecniche del Super Pilot vale la pena citare troviamo un movimento Eco-Drive (a luce solare) con riserva di carica di 180 giorni (2,5 anni in modalità risparmio energetico!), indicazione di riserva di carica (molto suggestiva la lancetta in uno dei compass, che sembra quella di uno strumento nautico), radio-controllo per USA, Europa, Cina e Giappone, world time (43 fusi orari e, funzione GMT), doppio allarme giornaliero, chrono a 1/100 di secondo (max 24 ore), timer (max 99 min), calendario perpetuo, retroilluminazione delle finestre digitali, cassa e bracciale in Titanio anodizzato (T.I.C.C.), vetro zaffiro con trattamento anti-riflesso, regolo calcolatore girevole mediante corona a ore 20, water resistant 20 bar (20 m)

Questa volta Citizen si è superata anche nella confezione d’acquisto: un cubo in cartone nero che riporta il logo “Citizen” sulla faccia superiore e il logo “Eco-Drive Radio-Controlled” sul lato. Il tutto lascia trapelare l’esclusività del contenuto (un po’ come fece la confezione “spaziale” in ecopelle del primo Pilot presentato in Italia, poi sostituita da ben più banali scatole in cartone rigido nero, uguali per tutti gli eco-drive).

All’interno della scatola l’orologio è incastonato come un gioiellino in una nicchia a forma di oblò, ricavato in una parete di finto legno, che richiama quasi il contatore di un  quadro comandi di un vecchio aereo da guerra.

Il Super Pilot che possiedo io si presenta molto simile al suo cuginetto Chrono Pilot, dal quale eredita la cassa (di 45 mm di diametro, escluse corone e pulsanti), leggermente diversa in alcuni dettagli (quali la sfera dei minuti, ora di forma “a spada” anziché “a pentagono”, quella dei secondi, la cui coda è ora brunita come il quadrante, anziché tutta bianca e, naturalmente, per la presenza di tre contatori circolari a ore 10-12 e 14, uno a ore 6 e due finestre digitali: una più sottile, di una sola riga, a ore 9 e una più grande, 3 righe a ore 4). Un recente restyling ha apportato qualche modifica alle sfere.

Il colore del quadrante è nero/antracite (opaco), come sul Chrono Pilot e tutte le (numerosissime) scritte sono stampate in bianco. Gli indici delle ore, così come le sfere, si illuminano al buio di un bellissimo colore verde acqua/azzurro, che perdura molto tempo. Anche i display digitali sono dotati di retroilluminazione a led (color ambra) che si sviluppa (per la verità non molto uniformemente) dall’alto al basso, consentendo un’agevole lettura delle informazioni riportate in digitale anche in condizioni di buio completo.

La cassa dell’orologio, di forma circolare, è contornata da un frame in titanio lucido (che richiama i pulsanti a ore 2 e 4, anch’essi lucidi) dai bordi zigrinati (che si abbinano, invece, alla corona a ore 3 e a quella delle ore 8, che serve a ruotare il regolo calcolatore che circonda il quadrante).

Il fondello del Super Pilot è serrato a pressione e garantisce un’impermeabilità di 20 bar. Al centro è impresso l’ormai conosciutissimo logo “Citizen Eco-Drive” con il mappamondo al centro; sul brodo ci sono le scritte concentriche riportanti il seriale, la scritta “Sapphire” che contraddistingue i modelli dotati del prezioso cristallo inscalfibile e, naturalmente, “Titanium”, per indicare (per chi non lo sapesse o non se ne fosse ancora accorto, dopo averlo toccato con mano) la nobile natura del materiale di cui sono fatti sia la cassa che il bracciale.

Le anse della cassa assicurano un bracciale in titanio con chiusura deployante dotata di chiusura di sicurezza con logo “Citizen” e apertura a pulsantini laterali.

Le maglie del bracciale (altra differenza rispetto al Chrono Pilot) sono tre (anziché 5), come sul modello solo tempo, due – satinate – laterali e una centrale, lucida ai lati e satinata all’interno. L’ancoraggio alle anse è garantito da un raccordo e dalla maglia centrale, che si integra perfettamente con il profilo della cassa e, nell’insieme, conferisce una discreta solidità.

Con il SuperPilot Citizen ha ripreso la fortunatissima linea Chrono Pilot, ci ha inserito il medesimo modulo analogico-digitale del (meno fortunato e diffuso) Super Skyhawk e gli ha messo una marcia in più, portando la radio-ricezione a ben 5 canali (come per l’Evolution 5) per avere una copertura pressoché totale.

A completare l’opera, come una ciliegina sulla torta…una confezione personalizzata che rende davvero unico questo nuovo nato in casa Citizen.

Il prezzo di cotanta ventata di esclusività da Basel 2011? 690,00 euro…non poco, certamente, ma in linea con il prezzo degli altri modelli della linea e assolutamente proporzionale alle caratteristiche tecniche (assolutamente al top) del Super Pilot.

Da (ahime!) passato possessore di tutti i modelli della gamma Pilot, devo dire che polsare questo aviatore digi-anabolizzato mi fa sentire “a casa” e perfettamente a mio agio, in quanto tutto è come da sempre mamma Citizen mi/ci ha abituato con i suoi modelli “complicati”.

Tutte le funzioni dell’orologio sono riportate nel piccolo contatore a ore 6:

WT-S = World Time Setting

AL-1 = allarme 1

AL-2 = allarme 2

RXS = ricezione del segnale orario

Time = funzione ora

CAL = Calendario perpetuo

TMR = conto alla rovescia

CHR = cronografo

Per azionare una funzione è sufficiente ruotare in senso orario/antiorario la ghiera a ore 3, dopo averla estratta di uno scatto. L’attivazione della relativa funzione verrà segnalata dai display digitali, che indicheranno una delle città del mondo nel caso di WT-S, l’ora della sveglia per AL-1 e 2, lo stato di ricezione per RXS, e così via…L’utilizzo delle varie funzioni avviene quindi mediante i pulsanti a ore 2 e 4.

Il contatore a ore 10 ha due funzioni: l’indicazione della carica dell’’orologio (rappresentata da stanghette di spessore crescente, che richiamano quelle del contatore “Fuel” di un aeroplano) e del canale radio-orario (in modalità RXS), dopo la pressione del pulsante a ore 4, che permette anche (grazie alla sfera dei secondi) di vedere il livello di ricezione (grazie agli indici L-M-H riportati nel quadrante).

Ad ore 12 si trova il contatore analogico più grande, che indica l’orario universale mondiale (UTC), mediante due piccole sfere. Ovviamente tale indicatore è indipendente dalle sfere che indicano l’ora locale.

Il quarto ed ultimo contatore (ore 2) funziona in abbinamento con il chrono e serve a visualizzare i 1/20 di secondo, come sui classici cronografi analogici.

Nell’insieme, tutti gli indicatori e le due finestrelle digitali conferscono al quadrante un layout che richiama tantissimo la consolle di un aeroplano e, nonostante le numerosissime informazioni riportate, risulta davvero accattivante.

Una volta regolato il bracciale (ci sono 15 maglie e se ne possono togliere fino a sette; oltre che poter regolare il pin ancorato alla scatoletta della deplo con tre fori distanziati tra loro di circa 3 mm), l’orologio veste benissimo polsi di misure sia medie che generose (si tratta, comunque, di un 45 mm!). E devo ammettere che non “stona” nemmeno su polsi non troppo grandi, merito anche del bracciale a tre maglie, che risulta sufficientemente rigido da fasciare bene il polso, senza lasciar fastidiosamente giocare l’orologio. Rispetto al parente stretto Chrono Pilot, in questo senso, il feeling è decisamente migliore (al pari del Pilot solo-tempo, anch’esso dotato di bracciale a tre maglie, dal disegno molto simile).

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